Napoli ha avuto sempre un rapporto particolare con la Morte. Nella città esiste il particolare culto delle "capuzzelle₁", dovuto alla devozione del popolo partenopeo verso le "anime pezzentelle₂" , ovvero anime dannate e dimenticate. Esse rappresentano miseria e speranza. Le "capuzzelle" non sono altro che teschi di defunti conservati in particolare nel Cimitero delle Fontanelle, in cui i napoletani sussurrano le proprie preghiere a queste povere anime bloccate in Purgatorio.
Proprio in questo contesto si inserisce la celeberrima poesia "'A Livella" di Totò. La vicenda decantata da Totò è ambientata proprio nel Cimitero delle Fontanelle, in cui egli dice di assistere alla discussione tra due anime: il povero Gennaro, netturbino e il marchese ‘nobilissimo'. La morale del testo poetico è che la Morte si presenta come una livella₃ e come tale annulla le differenze sociali esistite in vita. Mentre in vita si professano lavori diversi e si occupano posizioni ineguali, davanti
alla Morte siamo tutti uguali, non esistono distinzioni di nessun genere tanto
meno di razza o di classe sociale.
Di seguito è riportato il video in cui Totò recita la poesia.
(Il testo è, invece, riportato qui https://libreriamo.it/libri/a-livella-poesia-piu-amata-toto/.)
3)La livella è uno strumento utilizzato nell'edilizia per verificare che i piani siano orizzontali.
(Fonti :https://napoli.fanpage.it/2-novembre-il-giorno-dei-morti-e-della-livella-di-toto/, https://www.fanpage.it/cultura/le-capuzzelle-e-il-culto-delle-anime-pezzentelle-lantico-legame-di-napoli-con-la-morte/, https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?lemma=CAPUT100, http://www.treccani.it/vocabolario/pezzente/)
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